Il Mondo del Giappone

  1. ABITO TRADIZIONALE GIAPPONESE: IL #KIMONO

    AvatarBy #Hana il 19 Nov. 2014
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    KIMONO:

    Il kimono ( 着物 letteralmente "cosa da indossare" quindi "abito") è un indumento tradizionale giapponese nonché il costume nazionale giapponese. In italiano è largamente usata anche la grafia adattata chimono.

    In origine il termine "kimono" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la dinastia cinese Tang.

    Il kimono è una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Tradizionalmente, le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato furisode. La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario), e fissato da un'ampia cintura annodata sul retro chiamata obi.

    Molti credono che il kimono sia l'uniforme utilizzata nella pratica delle arti marziali giapponesi, dovuto spesso all'errata credenza diffusa nei film del genere, in realtà si usa il termine Keikogi per identificare l'abbigliamento per la pratica delle discipline marziali. Il kimono viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi, specialmente ai sandali geta e zori
    (simili alle infradito) e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita chiamati tabi.

    LA STORIA DEL #KIMONO:

    La storia e lo sviluppo del kimono vennero pesantemente influenzati dall'abbigliamento tradizionale cinese del popolo Han, chiamato hanfu, grazie alle ambasciate giapponesi presenti in Cina nel IV secolo. Fu comunque nell'VIII secolo che il costume cinese divenne popolare in Giappone. Durante il periodo Heian (794–1192) il kimono divenne sempre più simile a quello attuale, anche se all'epoca veniva ancora coperto con una sorta di grembiule chiamato mo. Durante il periodo Muromachi (1392-1573) il kosode, un antesisgnano del kimono che però veniva considerato ancora parte della biancheria intima, cominciò ad essere indossato senza la gonna-pantalone hakama sopra di esso e quindi cominciò anche ad essere fissato al corpo con una cintura apposita, la cintura obi. Durante il periodo Edo le maniche iniziarono ad allungarsi, specialmente tra le donne non sposate, e la cintura obi iniziò a diventare più larga, con vari tipi di nodi e allacciature sempre meno semplici. Da allora la forma base del kimono maschile e femminile è rimasta essenzialmente immutata.

    LE CARATTERISTICHE DEL KIMONO:

    I kimono da uomo sono disponibili in varie taglie, ma tradizionalmente tutti i kimono da donna sono sostanzialmente di una sola taglia, e vengono adattati alle varie forme e dimensioni del corpo rimboccando o piegando opport...

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    Last Post by #Hana il 19 Nov. 2014
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  2. LA STORIA DEL GIAPPONE

    AvatarBy #Hana il 17 Nov. 2014
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    Una di queste leggende racconta della creazione e fondazione mitica del Giappone che risale a un’origine assolutamente antichissima e viene chiamata “Mito della Creazione”.
    Questo mito racconta così:
    Le prime divinità esistenti diedero alla luce due esseri divini: Izanagi, l’essenza maschile e Izanami, l’essenza femminile. A questi due Kami venne affidato il compito di creare la terra. Così le due divinità, Izanagi e Izanami, andarono al ponte (Amenouhashi) che collegava il cielo con la terra e grazie all’aiuto di Amanuhoko, un’alabarda speciale, mescolarono il mare: da ciò emerse l’isola di Onogoro. Izanagi e Izanami scesero dal cielo e vennero a dimorare su questa isola. Rimasero lì per molto tempo ed ebbero dei figli: Hiruko e Awashima.
    Questi ultimi però erano deboli e malformati e perciò non vennero considerati divinità. Così Izanagi e Izanami li misero in una barca e li lasciarono andare in mare aperto sperando che gli altri dei li potessero perdonare per quel gesto così orribile. I figli erano venuti deboli perchè durante una cerimonia prima del concepimento le due divinità avrebbero dovuto girare attorno a dei pilastri sacri e poi salutarsi ma fu Izanami a salutare per prima Izanagi e non viceversa come doveva avvenire.
    Perciò rifecero nuovamente la cerimonia e dalla loro unione stavolta nacquero le Oyashima, cioè le otto isole del Giappone:
    Awazi
    Iyo
    Ogi
    Kyushu
    Iki
    Tsushima
    Sado
    Honshu
    (mancano Hokkaido e Okinawa che nell’antichità non esistevano ancora).
    In seguito vennero generate altre divinità: l’ultimo nato fu Kagutsuchi, incarnazione del fuoco.
    Alla morte di Izanagi, morta dopo aver dato alla luce Kagutsuchi, Izanagi intraprese un viaggio verso Yomi, “terra degli spiriti” per cercare Izanami e riportarla nel mondo dei vivi. Cercò di riportarla indietro ma senza alcun risultato.
    Al suo ritorno sulla terra Izanagi cercò di purificarsi ma mentre si svestiva e si toglieva tutti gli indumenti e ornamenti si accorse che ogni oggetto che gettava a terra si trasformava in una nuova divinità. Gli dei più importanti però nacquero quando Izanagi si lavò la faccia:
    Amaterasu (incarnazione del Sole)
    Tsukiyomi (incarnazione della Luna)
    Susanoo (incarnazione del Vento e della Tempesta).
    Izanagi divise il mondo fra loro tre: ad Amaterasu toccò governare il Cielo, a Tsukiyomi la notte e la luna e a Susanoo i mari e le acque.
    Dei tre, Susanoo, fratello di Amaterasu, era il più ribelle e inquieto e spesso si lamentava con Izanagi che stanco delle sue continue lamentele decise di esiliarlo nel mondo Yomi. Susanoo accettò questa decisione, ma andò prima dalla sorella Amaterasu in cielo per dirle addio. La sorella però conoscendo la poca sincerità di Susanoo lo sfidò a dimostrare di essere veram...

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    Last Post by #Hana il 17 Nov. 2014
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